DIBATTITO PUBBLICO
Che cos’è
Il dibattito pubblico ha l’obiettivo di presentare il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (Docfap) relativo alla realizzazione di un invaso montano per il soddisfacimento dei fabbisogni idrici della val d’Enza, elaborato dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale secondo quanto condiviso tramite Convenzione con Regione Emilia-Romagna, Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, Consorzio della Bonifica Parmense e Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti (ATERSIR).
Approvato in via preliminare dal Commissario Straordinario di Governo, il Docfap, così come sintetizzato all’interno della relazione di progetto, costituisce la base conoscitiva per raccogliere informazioni, osservazioni e proposte da parte di amministrazioni, enti territoriali, associazioni, comitati e cittadini interessati.
Il percorso di dibattito garantisce trasparenza e partecipazione: offre strumenti per informarsi sul progetto, chiedere chiarimenti, segnalare criticità e proporre miglioramenti.
Come si svolge
Il dibattito pubblico, per legge, ha una durata massima di 120 giorni, di cui 60 dedicati alla presentazione di osservazioni e proposte. In questo caso, per esigenze commissariali, il percorso durerà circa 90 giorni, riducendo i tempi di progettazione e di redazione della relazione finale, ma mantenendo invariati quelli di interazione con il pubblico.
Il dibattito si apre il 2 dicembre 2025 con la pubblicazione della relazione di progetto e si conclude entro il 10 febbraio 2026 con la presentazione della relazione conclusiva redatta dal responsabile del dibattito. Durante il primo mese si svolgeranno due incontri informativi in presenza dedicati alla presentazione della relazione di progetto che sintetizza i contenuti del Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (Docfap). Da metà dicembre in poi si terranno quattro diversi tavoli di lavoro online rivolti a specifiche categorie di portatori di interesse.
Al termine del percorso, entro il 10 febbraio 2026, sarà pubblicata la relazione conclusiva del dibattito. Successivamente, la stazione appaltante avrà 60 giorni di tempo per presentare la propria relazione conclusiva, nella quale indicherà le decisioni che intende adottare rispetto ai temi emersi durante il dibattito pubblico.
Chi lo gestisce
Il processo è progettato e condotto dal responsabile del dibattito pubblico (articolo 40 del D.lgs. 36/2023), che ha il compito di favorire la partecipazione del pubblico, raccogliere osservazioni e proposte sul progetto, gestire gli strumenti di comunicazione e informazione pubblica e redigere la relazione finale.
Come si conclude
Il dibattito pubblico si conclude con la presentazione, da parte del responsabile del dibattito pubblico, della relazione finale, che viene inviata al proponente dell’opera, il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e al Commissario di Governo responsabile della progettazione, per la valutazione degli esiti e delle osservazioni raccolte nel corso del dibattito stesso.
La relazione conclusiva contiene
- la descrizione delle attività svolte nel corso del dibattito pubblico;
- la sintesi dei temi, in modo imparziale, trasparente e oggettivo, delle posizioni e delle proposte emerse nel corso del dibattito;
- la descrizione delle questioni aperte e maggiormente problematiche rispetto alle quali si chiede alla stazione appaltante o all’ente concedente di prendere posizione nella relazione conclusiva, con l’eventuale indicazione delle proposte ritenute meritevoli di accoglimento.
La relazione conclusiva redatta dal Consorzio di Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e dal Commissario straordinario e pubblicata sul suo sito entro i due mesi successivi dalla ricezione della relazione finale del responsabile del dibattito pubblico (entro il 10 aprile 2026), conterrà quindi la valutazione dei risultati e delle proposte emerse nel corso del dibattito, evidenziando la volontà o meno di realizzare l’intervento, le eventuali modifiche da apportare al progetto e le ragioni che hanno condotto a non accogliere eventuali proposte.
La gestione del dibattito pubblico
Il proponente dell’opera
Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale che ha indetto il dibattito pubblico, ne sostiene i costi insieme a Consorzio Bonifica Parmense e Regione Emilia-Romagna. Il responsabile del potere di indire il dibattito è Lorenzo Castellani, Presidente del Consorzio di Bonifica.
La progettazione dell’intervento è realizzata dal raggruppamento temporaneo di imprese C. & S. DI GIUSEPPE INGEGNERI ASSOCIATI Srl (Mandataria), HMR SRL (Mandante), POLITECNICA INGEGNERIA ED ARCHITETTURA SOC. COOP. (mandante), AIG INGEGNERIA S.r.l. (Mandante), STUDIO SILVA S.r.l. (Mandante), PAOLO TURIN (Mandante), QANAT ENGINEERING S.r.l (Mandante).
Il Commissario straordinario
Il Commissario straordinario coordina l’intero percorso progettuale della diga di Vetto e garantisce che il Dibattito Pubblico si svolga su basi tecniche solide, trasparenti e aggiornate. A lui spetta l’approvazione preliminare del Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali, che costituisce il riferimento per la discussione con cittadini, enti e portatori di interesse, nonché la successiva integrazione del documento sulla base degli esiti del confronto. Il Commissario assicura inoltre che le osservazioni raccolte siano valutate e, ove opportuno, recepite negli indirizzi progettuali, contribuendo a definire un percorso decisionale chiaro e partecipato. La funzione è affidata al Prof. Ing. Stefano Orlandini.
Il responsabile del Dibattito Pubblico
Il responsabile del dibattito pubblico che ha il compito di favorire la partecipazione, raccogliere le osservazioni sul progetto, gestire gli strumenti di comunicazione e redigere la relazione finale, è stato individuato nella persona del Dott. Andrea Pillon, indicato dalla società Avventura Urbana di Torino.